Nel Consiglio comunale lametino non ci sono consiglieri incompatibili col loro ruolo. A confermare che non esiste alcuna situazione di incompatibilità sono stati il presidente dell'assemblea cittadina Pino Zaffina e il segretario generale Pasquale Pupo che, ieri mattina, hanno aperto i lavori della riunione consiliare. La questione era stata sollevata, alcuni mesi fa, da Vincenzo Ruberto già candidato alle comunali del 2019 nella lista dell'Udc, il quale aveva intrapreso un vero e proprio iter giudiziario contro Ruggero Pegna, eletto in Consiglio proprio nelle fila dello Scudocrociato. Secondo Ruberto, per Pegna era incompatibile il ruolo di consigliere comunale in quanto egli vantava debiti pregressi con il Comune. Il procedimento avviato da Ruberto ha indotto il segretario generale a valutare la situazione di ogni singolo componente dell'assemblea. «Il segretario - ha sentenziato Zaffina - ha appurato che nessuna causa di incompatibilità è imputabile a nessuno». Anche il segretario generale Pupo ha confermato di aver inviato una nota, in merito all'accertamento effettuato, al presidente del Consiglio comunale: documento in cui viene ribadito che «non esistono presupposti di incompatibilità per nessun consigliere». Pegna, nell'occhio del ciclone da mesi, è intervenuto esprimendo la sua soddisfazione per il felice esito della vicenda. «Con il mio lavoro ho cercato sempre di tenera alta l'immagine di questa città. Sono stato sempre fiero delle mie origini, infatti non ho mai pensato di spostare gli uffici a Roma o Milano. Con questa vicenda dell'incompatibilità in cui sono stato tirato in ballo mio malgrado, Lamezia è stata coinvolta in una storia di becero livello». Il consigliere dell'Udc ha plaudito «all'onestà intellettuale e al dialogo incontrati negli uffici comunali in questi mesi. Tutto ciò - ha asserito - mi ha fatto capire che non sempre il male può attecchire ovunque. Gli uffici comunali hanno dimostrato fermezza e serietà, riuscendo a tenere fuori da questo palazzo interessi personali incompatibili con il bene comune». L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud, edizione di Catanzaro