Blocco dei contratti, scarsa attenzione al merito e alla professionalità... Lo Stato contro i suoi dipendenti? Un’attenta disamina giunge dal vice coordinatore Giustizia di Confintesa Funzione pubblica - regione Calabria, la napitina Maria Stella Reitano. "Appare ormai da giorni su tutti i media nazionali - spiega - un attacco concentrico contro i dipendenti pubblici per la proclamazione dello sciopero nazionale da parte di CGIL-CISL-UIL dal quale noi di Confintesa Funzione Pubblica ci siamo prontamente dissociati. Il momento per il Paese è drammatico e ogni rivendicazione attualmente risulta sproporzionata e ingiustificata. Ma dall’altra parte regna da anni un comportamento disgustoso e inaccettabile dello Stato contro i suoi lavoratori dipendenti, definiti persino da un allora Ministro 'fannulloni'". Ad avallare questa tesi il blocco dei contratti nonché la scarsa attenzione al merito e alla professionalità che per la Reitano costituirebbero esempi eclatanti. "Da ultimo, in barba al personale in servizio che da anni presta la propria attività in contesti di forte deficit di organico e in condizioni a volta improponibili che meriterebbero almeno un premio alla carriera, il Ministero della Giustizia, in applicazione dell’art. 252 del DL Rilancio, ha indetto un concorso per 400 direttori di cancelleria. Una selezione per soli titoli, non attinenti alle specifiche competenze richieste e alla professionalità necessaria allo svolgimento di questo delicato profilo. Ancora una volta - puntualizza - ben lontani da una sana e trasparente selezione e in contrasto con i Contratti Collettivi e con norme di legge, si perpetrano atti lesivi della dignità, delle capacità e dei sacrifici della stragrande maggioranza dei dipendenti pubblici, che stanno garantendo, anche in questo difficile periodo, presenza e funzionalità degli uffici, e in più vanno a incidere sulle legittime aspirazioni di crescita professionale da troppi anni attesa". Ma non è tutto: "All’ombra della pandemia si continua a fare sempre peggio rispetto a quello che si potesse immaginare, ed è così che il legislatore prima ed il Ministero poi bandiscono un concorso con un ingiustificato sbarramento, impedendo ai giovani (nella funzione) ma brillanti funzionari di partecipare ad un concorso da direttore. Nessuno ha mai pensato che il miglior concorso è quello che si fa sul campo e non con gli artifici utili a garantire altri equilibri e altre categorie?". Pertanto, a seguito di tante lamentele e proteste pervenute. "Confintesa FP - la sua chiosa - rappresentativa della voglia di cambiamento morale e intellettuale, di un rinnovamento reale e non solo di facciata, ha deciso di proporre ricorso per l’annullamento del bando eccependo la questione di incostituzionalità dell’art. 252".