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Crisi al comune di Catanzaro, il centrodestra sceglie la strategia del silenzio

L'obiettivo è scongiurare l’ipotesi di scioglimento dell’assise, dopo i colpi assestati dalle inchieste “Farmabusiness” e “Basso profilo”

Le opposizioni attaccano, la maggioranza... tace. Assume un carattere surreale la crisi politica nel centrodestra che guida Palazzo De Nobili, dove la strategia del silenzio sembra essere la linea guida della maggioranza per cercare di non fare emergere le tensioni interne che covano da tempo e, allo stesso tempo, di provare a lasciarle “decantare” nella speranza che spariscano da sole.

Fare per Catanzaro, Cambiavento, Socialisti e democratici hanno a più riprese ribadito la richiesta al centrodestra di un passo indietro per ridare la parola agli elettori: in primis per scongiurare l’ipotesi di scioglimento dell’assise, dopo i colpi assestati dalle inchieste “Farmabusiness” e “Basso profilo”; come si ricorderà, infatti, la Prefettura sta valutando gli atti relativi a possibili “contatti proibiti” alle scorse elezioni, considerando l’opportunità di inviare o meno una commissione d’accesso antimafia.

Ma i gruppi di minoranza sono anche entrati nel merito dell’attività amministrativa, denunciando un «immobilismo» che bloccherebbe la città definita come «non governata».

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