«Esigenze straordinarie di bilancio». Con questa dicitura la legge disciplina i casi in cui gli enti locali hanno necessità di utilizzare il Fondo di riserva, una sorta di salvadanaio che deve contenere una somma non inferiore allo 0,3% e non superiore al 2% del totale delle spese correnti di competenza inizialmente previste in bilancio. Nel Fondo del Comune di Lamezia sono accantonati 310mila euro. Anzi, erano. Perché le “mini” elezioni convocate per il 28 marzo e il successivo turno di ballottaggio previsto per l’11 aprile alleggeriranno di un bel po’ il “salvadanaio”. Le nuove elezioni, indette dopo che il Tar ha riscontrato irregolarità in 4 seggi su 78 e ha determinato la sospensione del Consiglio comunale, costeranno infatti alle casse comunali 193.238 euro. Questa è la somma che il commissario prefettizio, con i poteri della Giunta e alla luce dell’attuale regime di esercizio provvisorio, ha deliberato di prelevare dal Fondo di riserva «al fine di prevedere gli stanziamenti necessari» per la ripetizione (parziale) del primo e (totale) del secondo turno. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro