Strappo clamoroso in Italia Viva. Undici dirigenti, tra cui l’ex deputata Stefania Covello e la coordinatrice provinciale catanzarese del partito Caterina Sirianni e quella vibonese Maria Salvia, lasciano il partito in aperta polemica con la gestione portata avanti finora dai senatori Ernesto Magorno e Silvia Vono. «I fatti degli ultimi giorni - scrivono in una lettera aperta - confermano i dubbi e le perplessità sul ruolo che Italia viva avrà in Calabria nel prossimo futuro. Gli ammiccamenti, ormai, sostanziano una scelta politica che non possiamo condividere. L’apprezzamento al presidente della Regione Spirlì in tema di sanità e la notizia della costituzione “dell’intergruppo sul ponte sullo Stretto” tra alcuni parlamentari di Italia Viva, Lega e Forza Italia, è la conferma di come nel partito esistano mali antichi, come il totale scollamento tra la dimensione verticistica, del “partito degli eletti” che compie le sue scelte in autonomia rispetto agli organismi e un corpo intermedio, di iscritti e dirigenti che valgono a legittimare l’esistenza del primo, ma che intuiscono solo dalla stampa gli orientamenti in merito ai temi e alle alleanze». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro