Rendere il porto fruibile diventa ora l’obiettivo primario. Non è un caso, dunque, che l’amministrazione si sia mossa negli ultimi giorni con una sorta di ultimatum alla Navylos affinché rimuova i suoi pontili sotto sequestro, liberando lo specchio d’acqua e consentendone così il nuovo utilizzo. Incombe infatti un bando di gara giunto al termine da tempo, con i due lotti assegnati anche se sono in corso le verifiche da parte degli uffici comunali. Ma finché l’area resta occupata dai pontili, ben poco può farsi. Ecco perché l’assessore al Patrimonio Alessandra Lobello ha tenuto a evidenziare che «l’amministrazione comunale ha inviato formale richiesta alla società Navylos, mirata a velocizzare le operazioni di smontaggio dei pontili, dopo il via libera dell’autorità giudiziaria». E ha una ratio comprensibile il tempo massimo di dieci giorni concesso per completare le operazioni. In caso contrario, ha ribadito Lobello, «sarà onere del Comune rimuovere i pontili, con intervento a danno della società privata, al fine di poter consentire l’insediamento di nuove strutture». Infatti, si darà seguito all’iter della nuova gara per la concessione delle due aree (assegnate a Bay What e Navylos). E qualora dovessero sorgere eventuali ulteriori criticità - problemi di natura burocratica o tecnica - l’assessore sottolinea che «l’amministrazione comunale valuterà le soluzioni utili per l’affidamento degli specchi d’acqua oggetto del procedimento».
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