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Lamezia, Mascaro si rivolge al governo: "Un decreto per votare subito"

Nessuna contestazione sul ballottaggio che «non deve ripetersi». Zizza (M5S): «Non condivido le due sentenze ma le rispetto»

Il Municipio di Lamezia Terme

Dopo la sentenza con cui il Consiglio di Stato ha confermato la ripetizione del voto decisa dal Tar in 4 sezioni, Paolo Mascaro si rivolge alla Presidenza del Consiglio dei ministri per chiedere un decreto d’urgenza che permetta di svolgere le “mini elezioni” lametine ben prima della finestra già fissata tra il 15 settembre e il 15 ottobre. Mascaro richiama il passaggio in cui i giudici hanno dichiarato improcedibile il suo appello per la «sopravvenuta carenza di interesse» ad ottenere la convalida del voto nelle 4 sezioni in quanto «rimane candidato Sindaco eletto».

E ricorda che proprio il Consiglio di Stato, nel 1987, ha rilevato che «in caso di annullamento in alcune sezioni il quinquennio di durata in carica del Consiglio Comunale decorre dalle elezioni originarie poi annullate parzialmente», dunque la «compressione del diritto ad espletare il mandato elettivo, avente natura eccezionale, deve essere ridotta al massimo in quanto un termine superiore a due mesi, sempre secondo la riportata pronuncia del Consiglio di Stato, “precluderebbe ingiustificatamente per troppo tempo al Consiglio Comunale, in buona parte già eletto, l’esercizio delle proprie funzioni”».

Nel caso di Lamezia si parla di «sole 4 sezioni (di cui una costituente il cd. seggio ospedaliero con soli 18 iscritti al voto) con numero complessivo di iscritti pari a 2.255 e numero di votanti effettivi alla consultazione del 10 novembre 2019 pari a 1.267».

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