Prima la bocciatura dell’atto aziendale dell’Asp, poi l’appello a Guido Longo per avere un «incontro urgente». I sindaci del Crotonese hanno deciso di rivolgersi al commissario della sanità calabrese (ed anche al presidente facente funzioni della Regione Nino Spirlì), dopo aver detto «no» al documento col quale l’Azienda sanitaria provinciale intende riorganizzare i servizi assistenziali nel prossimo futuro. Nel mirino degli amministratori dei comuni crotonesi - che si sono ritrovati l’altra sera in collegamento video dopo la riunione informale dello scorso venerdì al Comune di Crotone - la scarsa attenzione da parte dell'Azienda sanitaria per il «reale bacino d’utenza» che «imporrebbe un potenziamento» dell'ospedale "San Giovanni di Dio" e «dei presidi territoriali». Ma sotto accusa c’è anche la «mancata concertazione» per opera del commissario straordinario dell’Asp, Domenico Sperlì, «su un atto fondamentale che deve rispondere ai reali bisogni dell’utenza e alle esigenze ospedaliere e territoriali». Perché senza la «concertazione», è la censura mossa, non è stato possibile agli amministratori locali fornire all’Azienda sanitaria quel contribuito utile per «definire i piani programmatici» di un atto che «è stato modificato il 18 aprile, rispetto alla prima versione pubblicata in precedenza l’8 aprile».
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