Tre scuole, cinquanta classi e 1500 studenti. Sono questi i numeri dell’ultimo enigma da risolvere nel capoluogo. E non si tratta di tamponi né di virus. Perché di endemico più che altro in città è l’emergenza. Una dopo l’altra da rincorrere e affrontare. E così, programmati i lavori – a giorni dovranno essere consegnate le chiave per l’apertura dei primi cantieri – nelle principali scuole Elementari e Medie (Don Bosco, Garibaldi e Murmura-Trentacapilli) ora il problema da risolvere riguarda i locali in cui trasferire gli studenti il prossimo anno. Insomma, dopo due anni di Dad, a settembre il problema non sarà la “quarta ondata” di Covid ma quello di trovare le aule in cui accogliere gli alunni. Quindi che fare? Palazzo “Luigi Razza” ha pensato ad una manifestazione di interesse che chiama in causa i privati per individuare locali idonei e proprio ieri pomeriggio era prevista l’apertura delle buste. Apertura ma solo in... parte, però. Perché data l’assenza del segretario generale – fuori città per motivi istituzionali – la decisione è stata di aprire le offerte amministrative, mentre domani si passerà a quelle economiche e, dunque, si procederà con le verifiche e i sopralluoghi nei siti indicati.
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