Se nelle passioni calcistiche, specie a livello locale, si riflettono le tante sfumature della società, a maggior ragione ciò avviene con la politica. Spesso si ricorre alla metafora della “pancia” delle persone e, in particolare quando si parla di calcio, è facile, anche per chi ricopre incarichi istituzionali, cedere a una fisiologica partigianeria. Nei giorni in cui si discute del nuovo progetto di una squadra unica Paolo Mascaro, che della Vigor è stato anche presidente, si è espresso sul suo profilo Facebook personale ed è stato investito dalle critiche, ma ora spiega alla Gazzetta di non avere «alcuna intenzione di alimentare ulteriori polemiche o di creare divisioni». Chi lo conosce sa che il sindaco sospeso ha il cuore biancoverde e, secondo lui, il calcio resta «un fenomeno irrazionale e come tale restio a possibili mutazioni ed esperimenti da laboratorio che – spiega – appartengono, a mio parere, ad altri ambiti della vita». Il legame con i colori della sua squadra è insomma «inscindibile», dunque per Mascaro ogni tentativo «di far prevalere nel calcio la ragione alla passione» è «destinato a naufragare». Personalmente, «ma senza polemica alcuna», il sindaco sospeso scansa «comode ipocrisie» e spiega che continuerà «a seguire i colori biancoverdi così come faccio oramai da 50 anni». Nel contempo augura «ad ogni società sportiva di contribuire alla crescita della Città e di raggiungere i più alti traguardi» e garantisce che da primo cittadino sarà «padre equo ed imparziale nei riguardi di ogni società assicurando ad ognuna di esse il maggior sostegno possibile». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro