Dopo la presentazione delle liste, emergono i retroscena delle trattative, delle manovre e degli accordi prima stretti e poi saltati che hanno determinato la sorpresa delle due liste da cui sono rimasti fuori i “protagonisti” degli ultimi cinque anni di consiliatura. Due liste palesemente “apparentate” fra di esse, nel senso letterale del termine: in “Vivi Badolato”, guidata da Nicola Parretta, è presente quale candidato Francesco Menniti, figlio di Ernesto Menniti che guida la lista “Insieme per Badolato”. Insomma due liste che sono espressioni di un unico orientamento. Una situazione che ora tutti definiscono “anomala”, e per la quale le forze politiche ora provano a dare delle spiegazioni.
«Io non ho mai dato la disponibilità a una mia candidatura - ha dichiarato il sindaco Gerardo Mannello - anche se da più parti sponsorizzato, anche dagli ex Badolato rinasce, dai familiari, dagli amici e naturalmente da “Nuovi orizzonti”. Già dal primo incontro che ho avuto con gli ex di “Badolato rinasce”, ho chiarito che non intendevo candidarmi ed avevo dato disponibilità ad appoggiare una lista unitaria, senza nessun pregiudizio. Non so i motivi che hanno spinto gli amministratori Trapasso, Lentini, Leuzzi a fare un passo indietro. Chiariremo nei prossimi giorni».
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