Il post-regionali. Il segretario provinciale del Pd catanzarese Cuda annuncia le dimissioni
"Le elezioni regionali calabresi restituiscono alla nostra terra e alla nostra gente, dopo quasi un anno di vuoto politico-amministrativo, un governo e un consiglio regionale nella pienezza delle sue funzioni. Questo, aldilà di chi ha vinto e di chi ha perso, penso abbia valore in sé, sia politico che istituzionale. Con queste brevi note, mi sento di augurare un sincero augurio di buon lavoro ai consiglieri e al Presidente eletto, Roberto Occhiuto. Personalmente in queste settimane, ho tenuto fede all'impegno che mi ero dato, di ritirare le mie dimissioni e condurre il partito democratico provinciale alle elezioni regionali del 3 e 4 ottobre, contribuendo in tutti i modi ad una sua raffigurazione unitaria, fuori da polemiche e da schermaglie interne. Questi anche i motivi che mi hanno spinto per estremo spirito di servizio e di appartenenza ad accettare la candidatura nella nostra lista. Una candidatura che, come è noto, è stata da me non cercata e non voluta, di cui avrei fatto volentieri a meno. A questo punto penso che il mio compito di responsabilità politica volge al termine. Ho già comunicato al presidente dell’assemblea provinciale, Michele Drosi, le mie formali dimissioni, questa volta irrevocabili". E' quanto afferma in una nota Gianluca Cuda, ex sindaco di Pianopoli e responsabile del Pd catanzarese negli ultimi anni "Auguro ogni bene ed un sincero ringraziamento per l'affetto e la vicinanza umana e politica che in tutto questo tempo mi è stato offerto dalle migliaia di iscritti, di militanti, di semplici democratici, che, ancora oggi, rappresentano un patrimonio morale della nostra comunità. Da qui in poi, mi potrò impegnare di più e meglio che in passato alla mia famiglia e ai miei figli. Continuerò ad ogni buon conto a dare, insieme ai miei amici e compagni di sempre, il mio contributo politico anche se sotto forme diverse. Resto convinto, infatti, che la partecipazione ed il coinvolgimento democratico siano il nerbo e l’ossatura di una sana democrazia. In particolare qui, nel nostro complicato territorio".