Lo sguardo è già proiettato alle prossime elezioni comunali. In mezzo ci saranno le mid-term del Consiglio provinciale a dicembre, ma a poco più di una settimana dalla chiusura delle urne regionali in Consiglio comunale si è già iniziato a parlare della futura amministrazione di Palazzo De Nobili. Ad aprire le danze Nunzio Belcaro (Cambiavento), dopo aver messo in fila le criticità causate dall’esito del voto regionale per il capoluogo in termini di quantità di rappresentanti a Palazzo Campanella. Ha bocciato l’operato dell’amministrazione Abramo - tra l’altro affermando che «Catanzaro non c’è tra i progetti finanziati con i 2,8 miliardi del Pnrr» - e prospettato un nuovo modo di vedere le cose al quale gli elettori si ispireranno per il voto: ambiente, sostenibilità dei consumi, della mobilità, del lavoro. Ha sostenuto che «si tratta di un linguaggio che per il centrodestra è cittadino è alieno», invitando il Nuovo centrosinistra a stare lontano da «logoranti tensioni» e affermando che «è già il momento di andare per le strade. Cambiavento c’è, con tanti giovani che si sono avvicinati e con il suo leader (Nicola Fiorita, ndr) pronto a una nuova sfida. C’è maturità, freschezza – ha aggiunto – quello che serve a Catanzaro». Una “discesa in campo” notata da Giuseppe Pisano (Catanzaro con Abramo) per il quale il centrodestra dovrà ora «fare sintesi per le Provinciali e per vincere alle Comunali, convincendo gli elettori, a partire da quelli che hanno cambiato idea». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro