Dissesto ai titoli di coda, quantomeno nella sede dell’Amministrazione provinciale di Vibo Valentia, per anni simbolo di sprechi e clientelismo, fino a quando le casse in rosso, il taglio dei dipendenti e la riforma Delrio non hanno posto i paletti alla politica. È arrivato nelle scorse ore il disco verde da parte della Commissione liquidatrice della Provincia, al Piano di estinzione dei debiti dell’Ente intermedio. L’organismo ha approvato il piano da sottoporre al vaglio del ministero dell’Interno e per l’esattezza della Cosfel, la Commissione stabilità finanza enti locali. Dunque, come già noto, la Provincia –ad otto anni dalla dichiarazione di dissesto da parte del commissario Mario Ciclosi – si avvia verso una gestione ordinaria. Il default è stato chiuso dalla commissione – composta da Carla Fragomeni (presidente), Floriana Gallucci e Antonio Gatto – con una massa passiva quantificata in 14.8 milioni di euro. Cifre che sono state redistribuite sui vari creditori, circa 1.200 sui 1.600 ammessi originariamente. Chiarito nella relazione conclusiva, come 1.3 milioni di euro di debiti “privilegiati” siano stati erogati al 100% e non al 60%. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria