Catanzaro, Crotone, Vibo

Lunedì 29 Aprile 2024

Da Capocolonna al Castello di Carlo V di Crotone: un patrimonio da valorizzare e tutelare

C’è l’area archeologica che sorge sotto la sede di via Napoli della Banca popolare del Mezzogiorno di Crotone; ma non mancano neanche la cinta muraria risalente al XVI secolo che avvolge la città vecchia. Sono solo alcuni dei siti che fanno parte del lungo elenco di beni culturali, archeologici e paesaggistici presenti a Crotone che il Comune capoluogo e la Direzione regionale dei musei in Calabria vogliono tutelare e valorizzare insieme. I due enti pubblici, infatti, sono prossimi a sottoscrivere un protocollo d’intesa per mettere in piedi un tavolo tecnico istituzionale, mirato «alla definizione in forma congiunta – si legge nella documentazione - del modello di gestione integrata dei beni culturali, archeologici e paesaggistici di competenza delle parti». Questi gli obiettivi del partenariato che, è scritto nella delibera di Giunta comunale che ha autorizzato il sindaco Vincenzo Voce a firmare l’accordo, dovranno essere portati a termine dal Municipio e dalla Direzione regionale dei musei in Calabria: da un lato c’è la definizione in forma «condivisa» degli interventi «attuativi di riqualificazione urbana»; dall’altro, il recupero, l’adeguamento e la valorizzazione del «sistema dell’offerta turistico-culturale»; poi, la valorizzazione, «in chiave sistemica», degli «elementi di attrattività culturale e sociale, incentivando il dialogo attivo e la messa in rete delle Istituzioni pubbliche e private a vario titolo operanti nell’area di riferimento»; e infine, il sostegno alla «creazione» e allo «sviluppo» di «economia diretta e indiretta generata dalla riqualificazione urbana ed edilizia, nonché dall’ulteriore incremento delle presenze e dal potenziamento dei servizi di accoglienza». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro

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