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Catanzaro, Consolante rimette la delega al traffico e lascia l’Udc con parole di fuoco. Polemica nel partito

Enrico Consolante
"A titolo personale, pur ringraziando il sindaco Abramo per la fiducia concessami, ritengo di dover rimettere la delega al traffico, coerentemente con la posizione che ho assunto". Lo ha affermato, in una nota, il consigliere comunale di Catanzaro, Enrico Consolante.
“Le vicissitudini politiche che hanno fatto seguito alle ultime elezioni regionali - ha affermato Consolante - mi hanno indotto ad una riflessione sull’opportunità o meno di continuare la mia avventura politica nelle file dell’Udc. Quasi due anni fa avevo maturato con entusiasmo l’idea di aderire ad un partito dalle radici e dall’identità storiche, nell’auspicio di poter dare un contributo utile a dare nuovo slancio all’Udc sul territorio provinciale. I buoni propositi portati avanti con il gruppo consiliare costituito insieme ai colleghi Giovanni Merante e Antonio Triffiletti, si sono scontrati poi con una realtà differente in cui la condivisione degli obiettivi ha lasciato il posto alla riproposizione dei vecchi schemi. Guardando alla competizione regionale, infatti, il partito su Catanzaro non è riuscito a fare quadrato e a portare in dote quel consenso che sarebbe potuto essere decisivo per l’elezione dei candidati di punta del territorio. Al di là della ricerca di un posto al sole, non si intravede una pianificazione capace di segnare una svolta in positivo rispetto ai modelli del passato che oggi, nel dibattito sul rimpasto di giunta, tornano alla ribalta. Né, tanto meno, posso dire di essere stato sostenuto e supportato pienamente dal partito nelle proposte e nell’attività di controllo svolta con questo ruolo. Per tali motivi, ho deciso di lasciare l’Udc e di passare nel gruppo misto, in attesa di nuove determinazioni politiche. Una scelta che, non casualmente, ho voluto rendere pubblica alla vigilia delle elezioni per il rinnovo del Consiglio provinciale - ha concluso Consolante - per non lasciare spazio a equivoci o insinuazioni e per ribadire la mia piena autonomia che porterò avanti fino al termine del mandato”.

La risposta dell'Udc

E proprio il capogruppo dell’Udc, Antonio Triffiletti, e il consigliere comunale Giovanni Merante, hanno risposto alle parole di Enrico Consolante:“Prendiamo atto con estremo sollievo dell’addio all’Udc annunciato dal signor Enrico Consolante. Nei mesi scorsi avevamo accolto la sua adesione al partito con entusiasmo pur sconsigliati, nel merito, dal suo vecchio gruppo politico d’appartenenza. Avevamo accolto il signor Consolante a braccia aperte pensando che il suo ingresso segnasse un momento di crescita tangibile per l’Udc, in particolare all’interno del Consiglio comunale del capoluogo calabrese. Speravamo, infatti, che il signor Consolante apportasse un fattivo contributo al nostro percorso. Col passare del tempo, tuttavia, abbiamo nostro malgrado dovuto ricrederci sulla sua attendibilità. Affermazione, la nostra, che potremmo anche dimostrare con dovizia di particolari e in maniera circostanziata. Riteniamo che il signor Consolante abbia creduto, allontanandosi dal suo vecchio gruppo consiliare, di poter utilizzare l’Udc come mero strumento di approvvigionamento politico, cioè nell’interesse di una crescita politica e amministrativa esclusivamente personale. Il tentativo di essere candidato alle elezioni provinciali, o la sua reiterata richiesta di entrare in un eventuale rimpasto di giunta comunale, sono stati uno stillicidio, che nulla ha a che vedere con i modi e metodi politici dell’Udc. In questi mesi abbiamo riscontrato la scarsissima attitudine al confronto del signor Consolante, unita a una marcata voglia di protagonismo, come dimostrato dalla sua ostinata ricerca di una visibilità sulla stampa. Per sintetizzare: ha badato più alla forma che alla sostanza nonostante fosse stato delegato dal sindaco a materie importantissime come quella alla Viabilità e al Traffico. Dobbiamo destituire di qualsiasi fondamento, pertanto, l’affermazione secondo la quale il signor Consolante sia stato abbandonato nella sua azione politica e amministrativa. Semmai, ci preme evidenziare come il signor Consolante abbia fin dall’inizio provato a indebolire un progetto nel quale continuiamo a credere. Avevamo accolto nel gruppo una persona che ha poi cercato di trasformarsi in asso pigliatutto. Lo ringraziamo per aver tolto il disturbo prima che lo espellessimo noi e gli auguriamo, chiaramente, le migliori fortune umane e politiche”.

La replica di Consolante

Con profondo rammarico devo mio malgrado rispondere ai colleghi Merante e Triffiletti che a fronte di serie motivazioni politiche alla base della mia uscita dall’UDC contrappongono espressioni offensive e gratuite, scaturite evidentemente da rabbia e frustrazione. Se loro esprimono sollievo per la mia decisione di contro affermo che sono io, specie maggiormente ora, a provare sollievo alla luce di certe cattive insinuazioni nei miei confronti. Avevo abbracciato l’esperienza nell’UDC con la speranza che si facesse politica seriamente e invece purtroppo così non è stato. Non intendo scendere sullo stesso livello usato dai colleghi per buona educazione, per signorilità e per il forte “credo” nella Politica che mi appartengono da sempre. In un lungo lasso di tempo che ci fosse mai stata una vera riunione di partito per confrontarsi sui temi essenziali della Città e sulla crescita politica. Pertanto la chiudo qui, senza indugiare in polemiche senza alcun senso, con la massima serenità e augurando loro con profonda sincerità ogni bene possibile.

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