E' di un docente universitario, il professor Valerio Donato, la prima candidatura ufficiale a sindaco di Catanzaro. Donato, 62 anni, ordinario di Diritto Privato all'università Magna Graecia del capoluogo di regione calabrese, ha illustrato nel pomeriggio le ragioni della discesa in campo nel corso di una conferenza stampa. Il rinnovo del Consiglio comunale di Catanzaro e l'elezione del primo cittadino sono previsti nella primavera 2022.
«La ragione della mia autonoma, in questo momento anche isolata, candidatura, è chiamare a raccolta tutti coloro che hanno una grande ambizione: tentare di fare rinascere la città e la sua comunità politica e insieme determinare le linee di sviluppo verso il futuro». Con queste parole Donato ha ufficializzato la sua candidatura a sindaco di Catanzaro. In una lunga conferenza stampa, Donato ha spiegato i motivi alla base della sua decisione: «Il nodo centrale, politico, che mi ha indotto, costretto a candidarmi sindaco, è che ritengo che Catanzaro non abbia in questo momento una comunità politica, nè di destra nè di sinistra. Io penso - ha aggiunto il docente universitario - che un sindaco, un candidato sindaco abbia l’obbligo morale non solo di amministrare, ma di promuovere la costruzione di una comunità politica - una comunità di sinistra ma anche di destra o di centro, perchè gli anni che sono trascorsi hanno visto una gestione del potere in perfetta solitudine. Una comunità politica si può costruire in un solo modo, promuovendo la partecipazione di cittadini, soprattutto dei giovani e facendoli contare. Abbiamo un istituto giuridico, previsto dallo Statuto del Comune di Catanzaro ma dimenticato da tutti: la Conferenza dei cittadini, che richiede la partecipazione dei cittadini nell’adozione delle decisioni fondamentali della città. Il 28 gennaio - ha annunciato Donato - lancio la Conferenza dei cittadini o per avviare questo percorso di partecipazione e ascolto».
Inevitabile un passaggio di Donato ai rapporti con il Pd, il partito a cui è iscritto e che, insieme al centrosinistra, negli ultimi giorni ha manifestato l’intenzione di sostenere un’altra candidatura, quella del docente dell’Unical Nicola Fiorita: «La mia non è una candidatura connotata partiticamente, è una candidatura connotata politicamente. Certo, non posso stare insieme con i protagonisti e gli attori principali delle difficoltà nelle quali oggi versa Catanzaro, ma con chiunque altro - gruppi, persone, partiti - volesse contribuire alla formazione di un modello di sviluppo e di metodo ho l’obbligo morale nei confronti della città di dialogare. Il Pd - ha aggiunto - ha una sua sovranità, ha i suoi rituali che fa bene a consumare, ma rispetto alla posizione che il mio partito ha intenzione di prendere ho ricevuto una forte pressione di cittadini di centrosinistra, di centrodestra e di centro che avvertono l’esigenza di una sorta di liberazione di questa città. La mia campagna elettorale - ha sostenuto Donato - non sarà contro, sarà una campagna elettorale incentrata soprattutto sulle cose da fare e sulle risorse con cui farle. Non so se la mia candidatura mette in difficoltà la candidatura di Fiorita, cosa vorrà fare il Pd o gli altri partiti. Il mio è un appello generale, a tutti: ci mancherebbe che non voglio discutere con il Pd, ma quello che dev'essere chiaro è che la mia candidatura rappresenta in questo momento me stesso. Tutte le forze politiche che hanno gli obiettivi che io ritengo fondamentali - ha concluso - trovano la mia porta aperta».
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