Sulla ricognizione delle partecipate passa in Consiglio Comunale la linea del sindaco Voce e della Giunta. “Crotone Sviluppo” chiuderà i battenti ufficialmente il prossimo 31 dicembre, così come era stato deciso a maggio scorso, mentre il Comune mantiene la partecipazione in Akrea e in Congesi, le società che si occupa dei rifiuti e del ciclo integrato dell’acqua. Doveva essere il Consiglio comunale della resa dei conti quello di ieri, almeno così si vociferava dopo la sconfitta del sindaco alle ultime provinciali, ed invece i lavori sono andati avanti senza problemi. Anzi: sulle partecipate il sindaco ha incassato anche il voto favorevole di Salvatore Riga, Anna Maria Cantafora e Vincenzo Familiari che poco prima di Natale avevano avuto uno scontro a muso duro proprio con Voce e che li aveva portati a dichiararsi ufficialmente fuori dalla maggioranza. Della crisi di cui tanto si era parlato alla vigilia del Consiglio, dell’atteso rimpasto di Giunta e delle manovre in consiglio per ritrovare una nuova maggioranza ieri, durante la lunga assise, non si è fatto neppure cenno. Eppure l’aria in Consiglio è tutt’altro che rilassata, perché poco dopo la fine dell’assemblea sui social ha cominciato a circolare un documento informale con le firme di tredici consiglieri intenzionati a chiedere la convocazione di un Consiglio comunale finalizzato alla discussione di una mozione di sfiducia nei confronti del sindaco. Il documento che è finito ieri sera su alcuni siti social, porta in calce le firme di Fabrizio Meo, Enrico Pedace, Fabiola Marrelli, Carmen Giancotti, Mario Megna, Danilo Arcuri, Andrea Devona, Giuseppe Fiorino, Fabio Manica, Alessia Lerose, Antonio Megna, Andrea Tesoriere. Ma pare che almeno uno dei tredici abbia disconosciuto la sua firma. Certo è che l’opposizione dovesse avere i numeri dovrebbe seguire a breve una comunicazione ufficiale secondo legge e regolamento. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro