Si riparte all'insegna della sinergia e dello spirito di collaborazione. Il nuovo Consiglio provinciale uscito dalle elezioni di secondo livello dello scorso 18 dicembre si è insediato ieri, sempre sotto la presidenza di Sergio Abramo il cui mandato scadrà a primavera, contestualmente a quello di sindaco del capoluogo. Gli interventi dei consiglieri si sono caratterizzati per la volontà condivisa di lavorare senza badare troppo a schieramenti di maggioranza e opposizione, ferma restando la rispettiva appartenenza politica che, comunque, è stata rivendicata e ribadita. C’è un ente intermedio da salvare, in sostanza, così come ci sono istanze di territori e cittadini alle quali dare risposte concrete.
Due gli aspetti principali relativi all’ente da salvare: quello finanziario, con il pesante disavanzo per il quale entro febbraio sarà predisposto un piano di riequilibri pluriennale; quello derivante dalla riforma Delrio, bocciata da tutti i consiglieri, che ha spogliato le Province di competenze e risorse. Ma dall’altra parte ci sono anche le deleghe da portare avanti, edilizia scolastica e viabilità provinciale, ma anche di nuove da chiedere alla Regione nell’ambito di una proposta di legge che dovrà prendere corpo nella legislatura partita a ottobre.
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