Catanzaro, Crotone, Vibo

Martedì 30 Aprile 2024

Vibo: “Finalmente un tesseramento vero”. Romeo presenta il Pd del... futuro

Enzo Romeopresidente del Partito democratico

Il congresso si avvicina e mai come in questa circostanza, i toni appaiono concilianti nel Partito democratico. Non che manchino le tensioni e le divergenze, ma l’intento comune pare quello di evitare scontri all’arma bianca, almeno in questa fase. A confermarlo sono le parole di Vincenzo (Enzo) Romeo, presidente provinciale dei dem, decisamente ottimista, dopo un tesseramento «che ha ancora dimostrato l’interesse di molte persone, con tante tessere reali fatte in provincia». A conclusione di un periodo di commissariamento che ha portato il Pd ai minimi storici, presidente Romeo, siamo dunque dinanzi a quello che può configurarsi come un nuovo inizio? «Il tesseramento ha dimostrato che tante persone sono ancora interessate al Partito democratico. Siamo davvero soddisfatti, poiché abbiamo avuto un riscontro tangibile pure sulla base dei numeri. E poi, mi permetta di dirle, che queste sono adesioni reali, fatte online, lungi dalle logiche dei pacchetti di tessere che riportano alla memoria vecchie logiche». Comunque, si ripartirà a breve da un confronto che si preannuncia acceso? «Indubbiamente, il numero significativo di tessere determinerà l’esigenza di un confronto che spero sia aperto e sincero. D’altronde, questa è sempre stata, negli ultimi anni, l’unica forza politica che ha saputo aprire un dibattito dentro e fuori la propria sezione. E per questo devo anche ringraziare il segretario provinciale Enzo Insardà che ha portato la barca in acque sicure, da unico segretario non commissariato». I risultati, però, spesso non sono arrivati… «È vero, ma io ritengo che, pur non avendo avuto grandi successi negli ultimi tempi, il Pd possa aggregare intorno a sé le anime più significative della sinistra. Sono ottimista, insomma, per il futuro, soprattutto perché il probabile segretario regionale, Nicola Irto, rappresenta la figura capace di determinare una svolta, mettendo da parte lotte intestine che hanno deteriorato l’immagine del partito». Nei giorni scorsi alcuni esponenti dem hanno fatto una conferenza stampa in nome “dell’unità”. Condivide? «Ritengo francamente che non ci fosse bisogno di una conferenza stampa per determinare l’unità del partito, né di creare gruppi pronti a dire “noi ci siamo”. Ci sono loro e ci sono pure gli altri. Di sicuro, la dobbiamo smettere di fare fughe in avanti ed evitare alcune uscite – come quella di qualche giorno fa – che aumentano le distanze e accentuano le conflittualità. Peraltro, abbiamo un consigliere regionale in questa città ed anche con lui dobbiamo operare per raggiungere determinati obiettivi. Soprattutto per costruire la città e la provincia del futuro». Quale deve essere, quindi, il profilo del nuovo segretario provinciale? «Serve un moderato che sappia confrontarsi. Dunque, una persona che abbia esperienza nel partito, nelle amministrazioni e nelle istituzioni». Dal partito al Comune. Come giudica l’azione degli eletti di Palazzo “Luigi Razza”? «Stanno facendo il proprio dovere, anche se nel tempo abbiamo perso molti pezzi e siamo stati artefici di uno sfilacciamento delle opposizioni. Se avessimo gestito in modo ottimale, avremmo avuto un gruppo più consistente. Oggi sono contento dell’ingresso di Laura Pugliese, mi auguro che lo stesso processo avvenga pure rispetto ad altre figure dell’opposizione». Ha condiviso l’astensione del gruppo dem dal voto per l’elezione del Consiglio provinciale? «In una parola sola le dico “No”, perché la partecipazione è fondamentale, specie per chi è una figura istituzionale in seno a un partito. E aggiungo: se anche non si è d’accordo sul piano personale, bisognerebbe comunque adeguarsi alle scelte della maggioranza del partito che ha deciso di andare a votare».

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