Catanzaro, Crotone, Vibo

Lunedì 29 Aprile 2024

Riscossione, il Comune di Vibo se ne lava le mani

Non c’è più… fila a palazzo “Luigi Razza”. Perché c’è il Covid, perché c’è una ditta esterna per il pregresso, tanti “misteri” sul presente e perché la mail, si sa, è una cosa eterea. Così, per tributo che viene recapitato nelle case, resta il dilemma del contribuente: con chi parlare? Una domanda che da settimane riecheggia nelle abitazioni della Monteleone che fu. Perché, se i tributi sono dovuti al Comune, a riscuoterli non è il Comune o, almeno, non tutti. E, soprattutto, dentro il Comune non risponde più nessuno. Ergo, se la parola d’ordine era esternalizzare – lo avevano detto gli amministratori – così è stato. O almeno, in parte e nei... fatti. Solo che l’esterno si è fatto così… esterno anche all’interno che il cittadino non sa più dove andare. Ma occorre riavvolgere il nastro per cercare di capire meglio. Un nastro fatto di evasione, di mancata riscossione e di un secondo dissesto che pende sulla testa del palazzo e dei contribuenti. Una storia vecchia, il solito refrain che ha portato l’Amministrazione Limardo a rimescolare le carte. Perché se Equitalia non aveva fatto il suo e, in tal senso, la Giunta aveva deciso un anno fa, nel febbraio 2021, di «agire nei confronti dell’Agenzia delle Entrate», la decisione era stata di passare ad un nuovo affidamento, perché considerato che il Comune «non dispone delle professionalità necessarie a svolgere internamente il servizio», si procedeva con una nuova gara che risale allo scorso maggio – una procedura aperta – e con il valore dell’intero contratto per 5 anni «determinato in 2.497.500,00 euro iva esclusa». Gara che, poi, si scontrava con la denuncia di Luciano e Pugliese (Pd) che presentavano un esposto alla Corte dei conti, annotando come negli atti mancasse la copertura finanziaria. o importa. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro

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