L’obiettivo è quello di arrivare a un punto d’incontro condiviso. Lo hanno detto tutti a chiare lettere gli esponenti regionali del centrodestra nelle settimane passate - da Wanda Ferro (FdI) a Giuseppe Mangialavori (FI) fino a Filippo Mancuso (Lega) - ed è ancora questo l’obiettivo che la coalizione intende raggiungere. Ma è proprio questo il nodo principale, perché se ci fosse già stato un nome attorno al quale la coalizione si sarebbe potuta stringere subito, allora oggi si parlerebbe già di altro. Invece, individuare la figura giusta si ta rivelando un’operazione tutt’altro che semplice; con il rischio, peraltro, di bruciare nomi finendo così anche per perdere terreno da un centrosinistra ancora in fermento ma con tre candidati provenienti dall’area già in campo - Nicola Fiorita, Valerio Donato e Aldo Casalinuovo - pur con i rispettivi percorsi politici e progetti. Certo, anche nell’area del centrodestra - quella parte del civismo popolare - c’è già in campo la figura di Antonello Talerico, ma che le strade della coalizione possano convergere con la sua è un’ipotesi che resta ancora tutta da verificare. In questi giorni, dunque, si è tornato a discutere nei corridoi dei palazzi istituzionali delle possibili figure da inserire nella lista dei papabili. E al momento non ci sono grandi novità, anche se sarebbero in salita le quotazioni del presidente del Consiglio comunale, Marco Polimeni, che potrebbe contare sull’appoggio dell’area Mangialavori pronta a tessere le fila di un ragionamento unitario con gli alleati. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro