“Vibo Capitale del Libro”: un’opportunità sfruttata a dovere, che ha avuto l’attesa cassa di risonanza a livello nazionale oppure un anno perso nelle consuete manifestazioni già consolidate nella comunità? La querelle, non senza momenti di tensione, è tornata ieri nell’aula del Consiglio comunale. Ed il resoconto offerto dall’assessore alla Cultura Daniela Rotino non ha trovato affatto d’accordo il consigliere comunale Stefano Soriano che aveva chiesto un rendiconto (anche e soprattutto economico), relativo alle spese sostenute, all’esponente dell’esecutivo. Due visioni, ovviamente, opposte, con Daniela Rotino a rammentare «che sono stati sviluppati 20 punti dei 27 complessivi previsti dal dossier, coinvolgendo istituzioni culturali e intellettuali a livello territoriale e regionale». Osservazioni, quelle del titolare della delega alla Cultura, secondo cui si sono svolte «84 manifestazioni» fino allo scorso 31 dicembre. Dall’editoria giovanile ai patti per la lettura, fino ai testi consegnati agli studenti delle scuole, passando per quelli forniti alle biblioteche della città, «è stato un anno assolutamente positivo». Si è agito, secondo Daniela Rotino, anche sul fronte dell’innovazione tecnologica, «con le Torri di Vibook che dovranno essere spostate in vari punti della città». Quanto ai soldi spesi, «le determine di impegno e di pagamento sono presenti sul sito dell’Ente». Una rappresentazione che non ha affatto convinto Stefano Soriano, esponente del Pd.
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