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Comunali a Catanzaro, centristi in fibrillazione

Le recenti riunioni ristrette del centrodestra scontentano Udc e forze civiche

Palazzo De Nobili sede del Comune di Catanzaro

Gli assetti variabili delle riunioni al tavolo del centrodestra cominciano a far storcere il muso alle componenti centriste e civiche della coalizione. Così come anche alcuni possibili scenari - c’è chi parla di «remake» - che vanno delineandosi da qualche giorno a questa parte per le prossime elezioni comunali. La coalizione di governo uscente conferma di non godere ancora di sana e robusta costituzione, non avendo ancora definito i propri perimetri. Se non altro perché non è da escludere un possibile spostamento nei prossimi giorni verso altri lidi, in particolar modo quelli di Valerio Donato, il candidato sindaco sul quale già tempo fa l’Udc cittadino (con il segretario provinciale Giovanni Merante) aveva mostrato interesse. Ma prima di tutto lo Scudocrociato aveva parlato di unità del centrodestra, a condizione che vi fossero però chiari segni di discontinuità rispetto all’esperienza dell’Abramo quater e una condivisione ampia, decisa in loco, del futuro candidato. Invece, quanto visto finora non sembra soddisfare la componente centrista che già non pare vedere di buon grado quello che sembra appunto delinearsi come un remake dell’asse Tallini-Abramo, caduto in disgrazia negli ultimi anni ma ora di nuovo in auge con i due protagonisti nuovamente seduti assieme al tavolo delle trattative. Stesso discorso per alcune componenti civiche di ispirazione centrista (anche la stessa Fare per Catanzaro di Sergio Costanzo), a volte convocate e altre volte rimaste escluse, come pure l’Udc. Un assetto variabile che ha ovviamente creato del malcontento e rispetto al quale c’è chi parla di «confusione».

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