Tutto può succedere. In casa centrodestra il clima non può definirsi come da resa dei conti solo perché alla fine chi intenderà lasciare la coalizione lo farà probabilmente senza chiedere il permesso ad alcuno e, magari, anche senza rinfacciare nulla. Taglierà i ponti e basta. Ma ancora c’è una riunione interpartitica da tenere, durante la quale potrebbe ancora arrivare un accordo in extremis. Quale possa essere, a questo punto, è davvero un’incognita perché le forze centrifughe vanno diventando sempre più presenti nella coalizione. È soprattutto la componente del centro che vuole chiarezza, anche perché nelle diverse riunioni che si sono succedute non sempre le forze di quest’area sono state coinvolte: dall’Udc alle compagini civiche vicine a Coraggio Italia, che appena due settimane fa sono state presentate alla presenza del senatore Gaetano Quagliariello il quale, dal canto suo, ha chiarito che le liste legate al partito sceglieranno il progetto migliore per la città, non necessariamente quindi il centrodestra. Il clima, insomma, non sembra essere dei migliori anche alla luce di quanto visto nelle ultime settimane in riferimento alle difficoltà nel riuscire a esprimere un nome capace di creare la piena aggregazione. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro