L’ex sindaco di Simeri Crichi Piero Mancuso e l’ex assessore Saverio Brutto non sono incandidabili. Lo ha deciso la prima sezione civile del Tribunale di Catanzaro che ha così respinto la richiesta che era stata avanzata dal Ministero dell’Interno dopo lo scioglimento del Comune di Simeri Crichi per le presunte infiltrazioni mafiose. Per i giudici non sussistono, allo stato «degli elementi univoci, gravi e concordanti, tali da far ritenere che abbiano favorito, nell'espletamento del loro mandato, l'agire delle cosche locali, con conseguente rigetto della domanda di declaratoria di incandibilità».
La commissione di accesso aveva fatto il suo ingresso nel municipio di Simeri Crichi dopo l’operazione coordinata dalla Dda di Catanzaro denominata Basso Profilo che aveva portato all’arresto tra gli altri dell’assessore comunale al Turismo Saverio Brutto con l’accusa di associazione a delinquere aggravata dalle modalità mafiose e voto di scambio politico mafioso. Per la prima ipotesi di reato il tribunale ha evidenziato che la Corte di Cassazione ha disposto «l’annullamento senza rinvio in assenza di gravi indizi di reato». Sul presunto condizionamento nelle consultazioni amministrative del 2016 la Dda aveva evidenziato il ruolo assu nto dall’imprenditore Antonio Gallo nella riuscita della elezione del consigliere Brutto. Quest’ultimo nel corso dell’interrogatorio di garanzia aveva dichiarato che i propri rapporti con il Gallo sono maturati proprio nella fase della citata campagna. I giudici però ricordano che il Tribunale del Riesame ha escluso il patto elettorale politico-mafioso.
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