Ufficializzata l’uscita dell’Udc e delle forze civiche vicine a Coraggio Italia, approdate da Valerio Donato, il centrodestra prova a ripartire con questo nuovo assetto. È pur vero che le ultime riunioni interpartitiche si erano svolte già senza la componente centrista, tenuta fuori dagli incontri, e dunque si tratta in realtà di proseguire nella direzione già intrapresa. Anche se finora i risultati non si sono visti, considerato che la coalizione ancora stenta a trovare l’intesa attorno a un nome da lanciare quale aspirante sindaco. La situazione appare di stallo, considerato che l’ultima riunione è ormai avvenuta circa una settimana fa. La pressione però aumenta, perché ci si rende conto che comunque il quadro del campo avversario va definendosi. Ma ci sono ancora dei nodi che probabilmente frenano il centrodestra nel trovare quell’equilibrio in grado di consentirne il rilancio. Gli aspetti principali da chiarire sembrano essere due: dove le forze politiche intendano andare a parare e la latente lacerazione in seno a Forza Italia, tra l’anima vicina al coordinatore regionale Giuseppe Mangialavori e l’ala del coordinatore provinciale Domenico Tallini.
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