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Ancora un colpo di scena al Consiglio Regionale. Anche Silvia Parente vince il ricorso contro Valeria Fedele

Silvia Parente

È stato accolto il ricorso presentato dalla candidata di Forza Italia Silvia Parente, seconda dei non eletti nella circoscrizione Centro, contro l’elezione al Consiglio regionale di Valeria Fedele. A sancirlo l’ordinanza del Tribunale civile di Catanzaro che ha anche dichiarato la decadenza della consigliera azzurra. I giudici hanno infatti ritenuto validi i rilievi sollevati da Parente (difesa dagli avvocati Giacomo Enzo Maletta e Antonio Iannone) in merito alla condizione di ineleggibilità di Fedele, all’epoca delle elezioni regionali dell’ottobre scorso direttore generale della Provincia di Catanzaro.

Un incarico apicale che, secondo la ricorrente, sarebbe rientrato nell’ambito delle ipotesi di ineleggibilità previste dalla legge 154 del 1981, in quanto potenzialmente in grado di influenzare la scelta del voto degli elettori. Una tesi accolta dal collegio giudicante che ha anche evidenziato come Fedele non avesse poi abbandonato la carica in vista della competizione elettorale. La consigliera incassa così la seconda sconfitta nel giro di pochi giorni, dopo l’accoglimento dell’altro ricorso presentato contro la sua elezione dal primo dei non eletti di FI Antonello Talerico; anche in quel caso è stata dichiarata la decadenza dal ruolo, anche se con il ricorso in appello l’esecuzione dell’ordinanza è stata sospesa.

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