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Comunali a Catanzaro, M5S all'attacco: "Donato sale sul Carroccio. I cittadini sapranno scegliere"

"Il risiko pre-elettorale è diventato il “gioca jouer” del trasformismo. Valerio Donato diceva di non volere Tallini, ma si è preso Forza Italia, diceva di non volere Abramo, ma si è preso Coraggio Italia". E' durissima la nota degli attivisti del Movimento Cinque Stelle catanzarese in merito alle strategie elettorali messe in campo dal candidato a sindaco Valerio Donato.

"Ora, addirittura, si plastifica la svolta sovranista di una offerta politica che di civico ha chiaramente ben poco (probabilmente solo il sostegno di qualche grande imprenditore legato alla vicenda del Parco Romani). Con l’ingresso della Lega di Matteo Salvini, Donato sale (anche) sul Carroccio. Il rassemblement di centrodestra ha, quindi, un candidato che continua a proclamarsi di sinistra per strizzare l’occhio a qualche ex o attuale esponente del Pd , ma che nei fatti abbraccia il sovranismo dalla sera alla mattina.

Certo, probabilmente si nasconderà il simbolo della Lega sulle schede elettorali, coprendolo con qualche sigla finto-civica al fine di mistificare un appoggio politico ben delineato. Siamo certi che i catanzaresi sapranno distinguere la politica dalle accozzaglie. E’ evidente che il notabilato del centrodestra catanzarese, ammaccato, se non usurato dal ventennio Abramo, dagli scandali, dalle inchieste e dalla malagestio offerta alla città, si vogliano letteralmente riciclare dietro un dotto professore, stimato nei salotti, ma lontano dal popolo.

La formula “All-inclusive” di Donato vorrebbe, quindi, permettere loro di continuare a guidare il capoluogo, non per offrire una visione ai cittadini, ma per sete di eterna gestione del potere, in primis i lauti fondi del Pnrr che arriveranno. La svolta sovranista caratterizza con nettezza, quindi, la coalizione che si vanta di non fare compromessi. Difficilmente Catanzaro - concludono gli attivisti pentastellati - sarà una città leghista, ma l’alternativa messa in campo da Nicola Fiorita e dai movimenti e partiti progressisti della città sarà un porto sicuro per non finire salviniani".

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