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Comunali Catanzaro, Donato: un tetto alle ricandidature

Il prof aspirante sindaco propone liste per il 90% senza consiglieri uscenti

Valerio Donato, Pierino Amato e Roberta Canino

«Almeno il 90% dei candidati non devono essere consiglieri uscenti». Così Valerio Donato, candidato sindaco con il progetto “Rinascita”, gioca la carta di un «rinnovamento molto significativo» che passerà anche da una riflessione con le forze politiche, di destra e di sinistra, che lo sosterranno sui governi precedenti. È chiaro, infatti, che avere acquisito il sostegno di quasi tutto il centrodestra potrebbe incidere sulla valutazione rispetto all’ultimo quinquennio di Palazzo De Nobili, che ha visto la guida di Sergio Abramo. Spunti che Donato ha lanciato durante un incontro organizzato a Lido dal circolo “Rosselli” e dall’associazione Socialisti e democratici, durante il quale il presidente del circolo, Pierino Amato, ha auspicato la riaffermazione del ruolo di capoluogo e la realizzazione del sistema urbano Catanzaro-Lamezia pensando a un’area vasta che comprenda Soverato e la fascia jonica.
Le polemiche di due giorni fa sull’adesione di Lega e Forza Italia al progetto non sono state ignorate. È stata Roberta Canino, componente del comitato elettorale del docente Umg, a ribattere parlando di un progetto «lungimirante e concreto» e di una «candidatura civica che sta stretta al Pd e al M5S nazionali che, di Catanzaro, fanno soltanto terra di conquista». Nel corso dell’incontro Donato si è soffermato sulla necessità di «unificare i quartieri della città» andando anche oltre i collegamenti fisici (come il contratto Fiume per la zona sud) puntando sulla creazione di opere che attraggano i cittadini di altri quartieri. L’obiettivo è quello di costituire «una cittadinanza unita che si muove verso il progresso della città».

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