Elezioni comunali a Catanzaro, le riserve di FdI e il nodo Udc

Acque calme ma non troppo nel centrodestra impegnato nel cammino verso le elezioni comunali. L’adesione di gran parte delle forze politiche e civiche dell’area al progetto “Rinascita” di Valerio Donato non ha in effetti ancora escluso ulteriori sviluppi. In particolare sono due gli aspetti che devono ancora essere chiariti, su due fronti ben distinti dell’arco politico che fa capo al centrodestra: Fratelli d’Italia e Udc. Peraltro si tratta di due formazioni che non hanno fatto parte della coalizione che per cinque anni - anche se i centristi vi si sono poi aggregati - ha sostenuto l’amministrazione Abramo.

Per quanto riguarda il partito di Meloni non è ancora arrivata alcuna novità sul fronte dell’adesione o meno al progetto Donato, dopo il fallimento del tavolo interpartitico. Dato per scontato in prima battuta, il sostegno alla candidatura civica (ma con un importante trascorso dem) di fatto ad oggi non c’è. Così si sono susseguite le ipotesi di una possibile corsa in solitaria, sul modello palermitano (anche nel capoluogo di regione siciliano si andrà al voto a giugno), riferite su queste colonne nei giorni scorsi ma anche della difficoltà di intraprendere un percorso del genere, che potrebbe anche portare a un flop in assenza di adesioni, ovvero ripensamenti, da parte degli alleati storici del centrodestra. Certo è che la questione si incardina a livello nazionale, dove i vertici del partito stanno cercando una quadra che dovrà chiaramente comprendere tutti i centri più importanti dove si andrà al voto. Anche la stessa ipotesi di una candidatura della coordinatrice regionale, la deputata Wanda Ferro, è al momento nulla più che una suggestione. Anche perché, stando a quanti hanno parlato direttamente con lei, la parlamentare avrebbe tutta l’intenzione di portare a termine l’incarico a Montecitorio.