Lo scontro è ormai alle battute finali. Nemmeno la diplomazia del sindaco, la sua infinita pazienza, nel tentativo di mettere insieme i cocci della sua maggioranza, pare abbiano funzionato. Il rimpasto dell’esecutivo si avvicina e le scelte, che potrebbero lasciare più di qualche strascico, rischiano di essere ormai delineate.
Le grandi questioni sulle quali si dibatte senza soluzione di continuità sono essenzialmente tre. La prima è legata al futuro dell’assessore all’Urbanistica Pasquale Scalamogna che dovrebbe essere sostituito dal leader del suo gruppo, già assessore di palazzo “Luigi Razza” ed uomo di riferimento del governatore Roberto Occhiuto nel capoluogo. Stiamo parlando di Tonino Daffinà, un nome sul quale il primo cittadino starebbe manifestando qualche riserva, non tanto per la figura in sé, quanto per il fatto di dover rinunciare a Scalamogna che, a giudizio del capo dell’esecutivo, «ha operato molto bene».
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