Sulla scrivania dell’assessore che oggi sarà delegato dal sindaco Nicola Fiorita ad occuparsi della Cultura (la nomina della docente Umg Donatella Monteverdi è pressoché certa), c’è un dossier aperto di stringente attualità: sul frontespizio c’è scritto “Complesso Monumentale del San Giovanni”. È dedicato al più importante spazio espositivo di cui il Comune di Catanzaro dispone che, da qualche anno, è stato “frammentato” nella gestione per affidare una parte all’Università “Magna Graecia” di Catanzaro con l’obiettivo di allocarvi all’interno i corsi di Alta Formazione. L’accordo, sottoscritto nel 2016 dall’allora sindaco Sergio Abramo e dall’allora rettore Aldo Quattrone, prevedeva la concessione ventennale gratuita del chiostro, del terrazzo che accoglie le vestigia del castello normanno di Catanzaro e del piano terra dell’ex Convento dei Teresiani da adibire a uffici per i docenti e biblioteca. All’interno di questo stesso edificio vi è anche l’Archivio Storico comunale in cui è conservata la documentazione sulla città a partire dal 1809. Negli anni, però, la convivenza tra gestioni diverse ha avuto ripercussioni sulla fruibilità del bene.
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