Il clou è previsto nella prossima settimana, a conclusione degli accordi tra i partiti per la costituzione delle coalizioni. Sarà in quel momento che la trattativa nel centrodestra sulla “spartizione” dei collegi entrerà nel vivo. Dopo il vertice fiume di mercoledì scorso, conclusosi con l'accordo sulla premiership e la ripartizione degli uninominali, martedì dovrebbero tornare a riunirsi i leader per fare il punto della situazione, ma non ci sono conferme a riguardo. Di certo, raccontano fonti parlamentari, negli uffici del gruppo Lega a Montecitorio si terrà una riunione con gli esperti di ciascun partito della coalizione, i cosiddetti sherpa. Tra loro ci sarà anche Roberto Occhiuto. Il governatore calabrese, già capogruppo di Forza Italia alla Camera, rappresenterà proprio agli azzurri, assieme a Gregorio Fontana e Alessandro Sorte, le ragioni del partito berlusconiano di fronte agli alleati. Sul tavolo, raccontano, ci sarà anche il caso dei centristi, dopo i malumori in casa Udc sulla quota di 11 uninominali assegnata ai “piccoli”. La discussione principale, però, è concentrata su come proiettare le quote sulle regioni e su come «qualificare» i collegi ordinati in base allo schema A1, A2, A3, B1, B2, B3. Un sistema di classificazione che indica gli A1 come quelli blindati e i B3 come sostanzialmente impossibili. In ogni caso per chiudere la partita bisognerà aspettare e capire con chi si alleerà il Pd.
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