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Comune di Catanzaro, una task force al lavoro sui crediti patrimoniali dell’ente

Da una prima verifica ci sarebbero circa 3,5 milioni di euro non riscossi. L’assessore Borelli: necessario mettere a reddito queste voci. C’è il rischio che molte poste siano diventate ormai inesigibili

Il Comune di Catanzaro

Una task force sui crediti insoluti del settore Patrimonio, in grado di individuare con precisione quelli esigibili e di proporre una strategia per il loro recupero. L’attività è in corso e sta iniziando a dare i primi dati, ma il quadro finanziario a Palazzo De Nobili è ancora in pieno divenire. La task force intersettoriale (Patrimonio e Servizi finanziari) ha individuato intanto partite difficili da tracciare o per le quali è complicato risalire al titolo, tra canoni e concessioni che sembrano essere decaduti ma che, in realtà, ancora non lo sono senza però portare alcunché nelle casse del Comune. Un aspetto sollevato nelle ultime sedute consiliari, con la richiesta di definire la situazione delle entrate, considerata la delicata situazione di bilancio in una fase economica nazionale e mondiale da far tremare i polsi. Da recuperare ci sarebbero circa 3,5 milioni (al momento), anche se al netto dei trasferimenti la cifra verrebbe grossomodo dimezzata. «Ma siamo al lavoro con verifiche – spiega l’assessore al Patrimonio, Antonio Borelli – per fare una rendicontazione e qualora non ci siano partite tracciabili queste vengano messe da parte».

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