Catanzaro, Crotone, Vibo

Lunedì 29 Aprile 2024

Catanzaro, Sergio Costanzo: "Raddoppio via Carlo V avvolto nei silenzi del dirigente Laganà”

"È necessario e urgente fare piena luce sul progetto per il raddoppio di via Carlo V. Lo chiedo al sindaco e all’assessore ai lavori pubblici pur riconoscendo che chi deve dare risposte esaurienti è il dirigente Giovanni Laganà che nel settore rappresenta la continuità dei due governi che si sono succeduti a palazzo de Nobili". Lo ha affermato, in una nota, il consigliere comunale Sergio Costanzo. "Da quanto ci risulta, già nel mese di gennaio scorso, il comune _ ha proseguito - avrebbe sciolto il contratto con la ditta che si era aggiudicati i lavori che prevedevano il miglioramento di uno dei tratti più critici della viabilità cittadina che dal monumento del Cavatore si raccorda con la bretella proveniente dal viadotto Bisanti. Era, infatti, previsto l’allargamento dell’attuale sede viaria rendendo possibile il doppio senso della circolazione e un agevole accesso al centro storico. Previsto anche il doppio senso di circolazione e la creazione di nuovi parcheggi in sostituzione di quelli che dovranno essere eliminati. Inoltre, il progetto prevedeva la realizzazione di una copertura alla massicciata della ferrovia al fine di superare tutti i possibili pericoli di stabilità legati al defluire delle acque piovane. Infine, era stata individuata un’ulteriore miglioria con il recupero dell’area fra l’incrocio con via Scalfaro e la bretella del viadotto Bisantis, attraverso la creazione di nuovi parcheggi a raso, che doveva portare notevoli benefici dal punto di vista geologico e geotecnico, ma anche ambientale e funzionale. Un intervento, certamente, strategico per l’assetto viario della città che ammontava a oltre due milioni di euro e sotto la lente della Regione, per via dei continui ritardi che più volte ne ha minacciato la revoca. Nel 2018, infatti, è stata necessaria la prima riattivazione del finanziamento pena la perdita del finanziamento, che da quanto ci risulta sarebbe già avvenuta proprio per il mancato rispetto della tempistica. L’iter, infatti, risale a circa nove anni addietro, con il primo preliminare successivamente più volte rivisto con la conseguente lievitazione dei costi". Costanzo ha infine evidenziato che "ora sull’intervento è calato il silenzio, certamente non per mano della nuova amministrazione, ma del dirigente del settore che evidentemente non ha informato il governo subentrante alla guida della città sullo stato della pratica. Pensiamo che il sindaco e l’assessore debbano chiedere al dirigente Laganà un resoconto sullo stato della pratica, perché è necessario fare chiarezza per sapere se il finanziamento è ancora attivo e se i cantieri possono essere avviati. Se questo non è più possibile bisogna risalire a capo di chi sono le responsabilità dell’eventuale revoca".

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