Ci siamo, la quarta volta è quella buona. Oggi (ore 11.30) il Consiglio comunale del capoluogo può discutere delle «prospettive di sviluppo del sistema universitario e del sistema sanitario calabresi» della Scuola di Medicina e chirurgia di Catanzaro. È l’unico punto all’ordine del giorno dell’assemblea aperta alle istituzioni che il presidente Gianmichele Bosco ha convocato ed è stato costretto ad annullare in tre occasioni nei mesi precedenti.
L’unità mancata prima è stata trovata grazie a tre fattori esterni. Il primo è la delibera con cui lo scorso 22 dicembre il Coruc, il Coordinamento regionale degli Atenei calabresi, ha autorizzato l’attivazione di un Corso di laurea in Medicina all’Unical. Il secondo è il ritardo nella firma del protocollo d’intesa fra Regione e Università Magna Graecia per l’integrazione fra gli ospedali di Catanzaro e la nascita dell’Azienda unica con la questione Dpcm sì-Dpcm no a complicare ulteriormente il quadro. Il terzo è l’intesa fra Regione e Unical per trasformare in Policlinico universitario l’Annunziata di Cosenza. Tutti aspetti contro i quali la politica catanzarese, pur in presenza di alcuni distinguo dettati dalle differenti appartenenze, si è mobilitata.
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