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Provinciali a Vibo, resa dei conti sulla tenuta delle coalizioni

Il puzzle delle alleanze nei centri del Vibonese, a una settimana dal voto

Provincia di Vibo

Sarà il primo regolamento di conti in seno alle coalizioni, la prima occasione per gli scontenti di far valere il proprio voto. Alle elezioni provinciali si guarda soprattutto in questa chiave. A destra come a sinistra le consultazioni di domenica prossima serviranno per capire quali equilibri siano stabili e vacillanti.

La prima partita dentro la partita si giocherà nella città capoluogo. Ebbene, la sfida del centrodestra, specialmente di Forza Italia, partito di riferimento del sindaco in carica, è quella di portare a casa tutti i voti riconducibili a quell'area politica. Se così fosse, nell'unico comune di fascia E, dove il voto è facilmente controllabile, L'Andolina dovrebbe ottenere tutti i consensi dei gruppi di FI, Città Futura, FdI e qualcuno del Gruppo Misto, vera e propria incognita. Ciò significherebbe avere la maggioranza mettendo una seria ipoteca sul risultato finale in virtù del voto ponderato. Quanto agli altri principali centri della provincia, a Pizzo, secondo comune per grandezza, quasi diecimila abitanti, il centrodestra ha sostenuto l'attuale sindaco Sergio Pititto che dovrebbe ricambiare, ma nulla è scontato. Nessun problema, invece, per L'Andolina a Tropea, dove amministra Nino Macrì, vicinissimo a Giuseppe Mangialavori, come pure a Nicotera e Mileto, dove i rispettivi primi cittadini sono riconducibili all'area azzurra.

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