Un’imponente spada di Damocle pende sulle sorti presenti e future del Comune di Catanzaro ed è rappresentata dall’ingente mole debitoria accumulata a partire dal 2012 per mancati versamenti Iva nei confronti dell’erario. Per quanto riguarda il periodo fino al 2016, infatti, le procedure di accertamento esperite dall’Agenzia delle Entrate tra il 2019 e il 2022 hanno evidenziato un debito pari a circa 11mln di euro determinato dalla scelta del Comune di non versare allo Stato l’Iva e l’Irap relative a diverse operazioni in maniera ridotta. Alla base della decisione ci sarebbe la consulenza sui conti comunali e sulle procedure per Iva e Irap che nel 2012 l’allora sindaco Sergio Abramo aveva affidato ad una società reggina. L’accertamento portato avanti dall’Agenzia delle Entrate, però, ha fatto emergere delle irregolarità. E all’appello mancano ancora i rilievi dal 2017 al 2022. La bolla è prossima a esplodere visto che a fine mese potrebbe tenersi già la prima udienza del contenzioso avviato dalla precedente amministrazione comunale a marzo scorso. A difendere l’Ente sarà un legale della società di consulenza reggina per come stabilito dalla convenzione stipulata.
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