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Catanzaro, debito Iva e scarichi nei torrenti: i casi sul tavolo delle Commissioni

Dibattito tra consiglieri sul rischio di dover pagare 10 milioni di euro

La sede del Comune di Catanzaro

È ancora la questione “Iva” a tenere banco al Comune di Catanzaro dopo che il sindaco Nicola Fiorita, nei giorni scorsi, aveva messo al corrente della complessità della vicenda i capigruppo in Consiglio comunale. Ieri, la vicenda è approdata, seppur timidamente, sul tavolo della Commissione consiliare Risorse finanziarie, presieduta da Igea Caviano. La discussione è ancora incentrata sulla strategia da tenere per minimizzare gli effetti negativi di una situazione che rischia di essere particolarmente impattante sul futuro a breve e lungo termine del Comune.
E proprio tra i servizi essenziali rientra l’annoso problema della depurazione e del mancato collettamento all’impianto fognario da parte di almeno il 30% degli scarichi cittadini: se n’è occupata ieri la Commissione Igiene ambiente, presieduta da Danilo Sergi, che ha audito il direttore generale del settore Ambiente, Francesco Fusto. Al centro del colloquio un approfondimento su diverse segnalazioni relative a scarichi abusivi che sversano direttamente nel Castace e nel Corace con particolare attenzioni a quelli venuti alla luce nel corso dei lavori per la costruzione della linea ferroviaria a servizio della metropolitana di superficie nel tratto tra Santa Maria e Germaneto. Nei prossimi giorni, quindi, dovrebbero partire alcuni interventi di risanamento per mettere in sicurezza le aree interessate dagli scarichi abusivi.

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