Catanzaro Servizi verso la “rivoluzione”. Ma per farla ci sono appena due mesi

Ogni giorno che passa riduce il margine di tempo utile per individuare il nuovo assetto della Catanzaro Servizi, la società partecipata che il Comune intende rafforzare dotandola di nuove competenze che abbiano rilevanza economica. In effetti più che una normale programmazione - come potrebbe ritenersi quella necessaria per l’altra partecipata, l’Amc, che si occupa del trasporto pubblico urbano - appare come una corsa contro il tempo. Come più volte spiegato su queste colonne, infatti, il prossimo 31 maggio scadrà il “contrattone” che attualmente regola i rapporti tra Catanzaro Servizi e il socio unico, Palazzo De Nobili. Considerato che non sono più ammesse proroghe, ci saranno appena due mesi per individuare i servizi a rilevanza economica da assegnare alla società, predisporne il piano industriale nel quale indicare il nuovo assetto e delineare le prospettive future, stipulare i vari contratti che riguarderanno le singole attività; su indicazione del Mef, infatti, non verrà più realizzato un unico contratto omnibus ma sarà necessario uno spacchettamento al fine di avere piena contezza del servizio erogato. Il ministero, infatti, ha chiesto la massima trasparenza al fine di evitare che, come in passato, possa esserci un utilizzo dei lavoratori Catanzaro Servizi come sostituti dei dipendenti comunali. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro