Comune di Vibo, è corsa contro il... debito. Proseguono le “trattative romane”

Il Comune attende di conoscere quale percorso di risanamento dovrà intraprendere e soprattutto con quali strumenti messi a disposizione dal ministero delle Finanze e (per quel che è di sua competenza) da quello dell’Interno. Il Piano di riequilibrio, infatti, è stato giudicato inidoneo a risollevare l’Ente dalla mole del disavanzo – oltre 53 milioni – che grava sul suo carico. Di conseguenza, le Sezioni riunite della Corte dei Conti si sono riservate di indicare «nuovi strumenti» per capire i quali bisognerà attendere di leggere quantomeno le motivazioni, oltre che intensificare le interlocuzioni romane. A tal proposito, il sindaco della città Maria Limardo, da due giorni, è nuovamente volato nella Capitale. Nel tentativo di avere dinanzi a sé un quadro quanto più possibile chiaro, in un tempo che non sia infinito e soprattutto indefinito. Uno dei nodi al pettine dell’esecutivo, per provare a capire come far riemergere le casse disastrate dell’Ente da un buco che supera i 53 milioni accertati, è legato all’anticipo da oltre 12 milioni di euro ( dei 21 milioni complessivi preventivati) che sarebbe servito a realizzare la Tangenziale, mai neppure avviata. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro