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Lamezia, maggioranza in crisi profonda. Sindaco e consiglieri ai ferri corti

Manca il numero legale e salta l’assise cittadina. Oggi si torna in Aula. Mascaro: «A me gli equilibrismi non piacciono» I gruppi di minoranza annunciano di voler presentare la sfiducia

Mozione di sfiducia. La proporranno oggi stesso i consiglieri di minoranza durante la seduta del consiglio comunale, convocato per mezzogiorno. L’intenzione è quella di mettere la maggioranza davanti ad una scelta chiara e decisa, visto che la seduta di ieri è saltata per mancanza del numero legale. Assenti, ancora una volta, il gruppo dei consiglieri di maggioranza dissidenti ormai da tempo, lontani e contrari dalla politica perseguita dall’amministrazione, dalle scelte e soprattutto dalle non-scelte del sindaco Paolo Mascaro. Pino Zaffina, Davide Mastroianni, Danilo Gatto, Enrico Costantino, Alessandro Saullo e Giovanni Saladini vanno avanti con la loro “secessione sull’Aventino”; sconcertati e confusi ma comunque sempre accanto al sindaco i consiglieri Annalisa Spinelli, Anna Caruso, Tranquillo Paradiso, Giovanni Pulice, Maria Grandinetti e Antonietta D’Amico. Unici a presenziare in aula ieri mattina mentre la minoranza compatta è rimasta fuori dalla sala consiliare.

La crisi ormai è evidente e conclamata ma il primo cittadino non cede di un millimetro. «Non so perché i consiglieri di maggioranza sono assenti, io certo non posso giustificare la loro assenza. Io sono qui tutti i giorni nel mio ufficio di palazzo municipale a lavorare per la città. A me gli equilibrismi non piacciono». Queste le parole pronunciate da Mascaro a margine della seduta saltata per mancanza del numero legale. Parole chiare e ferme che non hanno lasciato dubbi: il sindaco non accetta diktat di alcun genere! L’opposizione che volutamente ha disertato l’aula durante la seduta-lampo, è rientrata nella sala Luisi per criticare aspramente il muro contro muro, la determinazione del sindaco a non volere dialogare con la maggioranza dissidente. Da ciò la proposta della mozione di sfiducia che ieri è stata illustrata da Mimmo Gianturco e Rosy Rubino (Lamezia prima di tutto).

«La maggioranza è spaccata ma nessuno vuole sanare questa frattura – hanno commentato – allora bisogna capire se esiste davvero una maggioranza che intende ritornare in aula o se ci sono i numeri per ritornare al voto. Noi dell’opposizione siamo compatti, bastano altri due consiglieri di maggioranza che scelgono di stare all’opposizione e il governo comunale sarà sfiduciato. Ritornare alle urne vorrà dire ridare futuro alla città». Ruggero Pegna (Udc) ha asserito: «Questa amministrazione si è sempre spacciata per civica e invece è in mano a chi fa politica alla vecchia maniera portando avanti vecchi personalismi e individualismi e non gli interessi della città».

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