La maggioranza all’opposizione. Potremmo denominarla così la telenovela che sta caratterizzando questa particolare stagione della politica lametina che vede una parte della maggioranza consiliare stagliarsi come ‘frangia dissidente’. Gruppo oppositore all’interno degli schieramenti che hanno sostenuto il sindaco alle elezioni e che dovrebbero, dunque, sostenere anche il governo comunale. Sei consiglieri latori di quel ‘fuoco amico’ che potrebbe certamente spegnersi con abili manovre di camaleontismo politico o che invece potrebbe divampare fino a conseguenze estreme, ovvero fino ad una possibile e paventata fine anticipata della consiliatura. Della serie «ci siamo stancati, non ci piace la linea politica del sindaco, non condividiamo nulla di quello che sta facendo e quindi gli togliamo la fiducia e ce ne andiamo tutti a casa». A tutt’oggi non è dato sapere quale sarà la prossima mossa della frangia oltranzista e dissidente che ha fatto deflagrare la crisi nella maggioranza. Da quando il ‘bubbone’ è scoppiato nessun consigliere dissidente è uscito allo scoperto: nessuna dichiarazione o nota congiunta diffusa alla stampa. La crisi è scoppiata in Quaresima, tempo di riflessione e di penitenza; poi c’è stata la Settimana Santa che ha registrato lo svolgersi di un consiglio comunale ‘puntellato’ tenuto in piedi con i numeri garantiti dall’opposizione. Poi finalmente è arrivata la Pasqua, la rinascita a nuova vita. E i lametini si augurano vivamente che anche il clima politico si rassereni e la città riparta con forza e vigore visti i tanti obiettivi importanti da raggiungere: progetti da concretizzare, risorse del Pnrr e fondi Pinqua da impiegare. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro