Alcuni progetti arrivano da lontano, altri hanno avuto bisogno di ulteriori e recenti spinte, altri ancora sono frutto di collaborazioni con altri enti e istituzioni. Tutti possono contribuire a cominciare a cambiare la visione che ciascun catanzarese ha della propria città. Lo auspica il sindaco Nicola Fiorita, pur cosciente che quanto visto finora non possa ovviamente bastare a far respirare a pieni polmoni un capoluogo di regione che da tempo ha il fiato corto.
Il primo cittadino ha affidato ai social, qualche giorno fa, una sua riflessione sullo stato dell’arte di diversi interventi e attività che riguardano parti importanti della città. Una situazione che, a suo avviso, può indurre a un certo ottimismo. Anzi, Fiorita suggerisce che sia il caso di parlare di «ripartenza». In realtà questa è fatta di tanti aspetti che non possono essere solamente quelli esteriori, i più tangibili: le opere pubbliche o gli interventi possono sicuramente dare la misura di attenzione, di cura per la città. Ma non bastano. Servono anche nuove idee, contenuti e prospettive con le quali ridare vita a un’identità cittadina, e su questo si attendono indicazioni significative dopo l’approvazione del primo bilancio di previsione dell’amministrazione, quello che apre ufficialmente l’era Fiorita e nel quale è delineata l’azione futura. Occorre poi una determinazione politica che dia la misura di una ritrovata stabilità che nella passata consiliatura ha vissuto costantemente sull’ottovolante di una costante campagna elettorale ma che nell’attuale sconta il gap iniziale della fragilità dei numeri. Potrebbe essere stato appena superato proprio con il voto sul bilancio ma, ancora, non c’è stata una netta separazione tra il prima e il dopo. Probabilmente si vedrà dopo il rimpasto di Giunta.
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