Lamezia, l’aumento della tassa sui rifiuti possibile “rottura” in Consiglio

Nei giorni scorsi, su richiesta dell’Anci (Associazione nazionale comuni italiani) e dell’Upi (Unione province italiane), il ministero dell’Interno ha approvato la data del 31 maggio prossimo come termine ultimo per l’approvazione del bilancio di previsione dell’anno 2023 degli enti locali. Quindi anche il Comune di Lamezia avrà più tempo per elaborare in maniera ancora più dettagliata lo strumento economico-finanziario.
Nell’unica nota congiunta inviata di recente alla stampa i consiglieri assenteisti Pino Zaffina, Danilo Gatto, Alessandro Saullo, Giovanni Saladini, Enrico Costantino e Davide Mastroianni, hanno ribadito di non essere interessati a ruoli e incarichi di potere ma, al contempo, hanno sollecitato il sindaco Paolo Mascaro e il governo comunale a completare la giunta con la nomina dell’assessore mancante. È stato chiesto di accelerare il ritmo della macchina comunale che risente ancora di pesanti ritardi. Così come è stata sottolineata la necessità che la città si doti del nuovo Psc che, dopo aver incassato i pareri di Provincia e Regione, dovrà tornare in aula per l’approvazione definitiva dell’assemblea. «Nessuno dei sottoscritti - è rimarcato nella nota congiunta - vuole sottrarsi alla responsabilità e all’onore di approvare il nuovo piano urbanistico della città». Una presa di posizione che, pur non disdegnando le critiche all’amministrazione, lascia intravedere uno spiraglio per una possibile e auspicata riconciliazione. Anche se i mal di pancia in seno all’assemblea non sono finiti: infatti l’aumento della Tari deciso dal governo comunale è già stato contestato da alcuni consiglieri di minoranza. Sicuramente sarà oggetto di discussione nella prossima seduta consiliare.