Catanzaro, lo stop alla rigenerazione urbana: i paletti degli Ordini professionali

Propongono precisi paletti al Comune in materia urbanistica l’Ordine provinciale degli architetti, il Collegio dei geometri, gli Ordini provinciali dei periti industriali e degli agronomi e forestali. I rispettivi presidenti - Eros Corapi, Ferdinando Chillà, Claudio Gigliotti e Antonio Celi - entrano così nel dibattito avviato dopo il ritiro in Consiglio comunale della pratica sull’esclusione di parti del territorio dalle previsioni della legge regionale 25 del 2022 sulla rigenerazione urbana. Si rivolgono al sindaco Nicola Fiorita e all’assessore all’Urbanistica Giusy Iemma e mettono in guardia sui rischi per l’economia del territorio e sulle ripercussioni per gli stessi professionisti di quell’atto di indirizzo approvato dall’Aula per impedire che si rilascino autorizzazioni a costruire nelle more dell’approvazione di una nuova norma regionale che superi i rilievi sollevati dalla Consulta sulla legge 25.
«Pur plaudendo allo spirito di tutela del territorio che anima la proposta del Comune, corre l’obbligo di rappresentare che allo stato attuale, in vigenza della norma da oltre 10 mesi, l’ipotesi di astenersi dal rilascio di titoli autorizzativi connessi alla norma pare fuori luogo» scrivono invitando l’ente ad adeguarsi alle norme in tempi stretti, evitando che si ripeta la lunga attesa registrata sul Piano casa, normato dal Comune nel 2017 nonostante il varo a livello regionale nel 2010. Ma sollecitano anche la consegna del nuovo Psc, «atteso da troppi anni».
Il loro atteggiamento è come sempre volto a una «costruttiva interazione» con l’amministrazione, purché rispettosa «delle esigenze del territorio e dei cittadini ma anche del lavoro dei professionisti che con gli strumenti di legge devono poter serenamente operare».