Sono giornate al cardiopalma nei corridoi di palazzo “Luigi Razza”. Nel cuore dell’estate, non si esclude qualche colpo di scena destinato ad incidere in modo significativo sul prosieguo della consiliatura, ormai arrivata alle battute finali. La sindaca Maria Limardo, infatti, non si esclude che possa ulteriormente rimettere mano all’esecutivo. E non per rimpiazzare l’assessore al Personale Domenico Francica, dimessosi ormai da settimane – al di là delle giustificazioni addotte – per i pessimi rapporti con il primo cittadino e per la mancata condivisione delle progressioni di carriera dei dipendenti comunali. Bensì per dare una ulteriore sforbiciata all’esecutivo che, però, rappresenterebbe forse il colpo al cuore decisivo nei rapporti tra la sindaca e una parte considerevole della sua stessa maggioranza. Il week end che sta per arrivare, dunque, potrebbe riservare significative novità. Sul tavolo ci sono non soltanto le teste di alcuni assessori, nel mirino ve ne sono alcuni dell’area di Città Futura, il gruppo di riferimento di Vito Pitaro, bensì pure il ridimensionamento delle deleghe assegnate ai medesimi. Cosa vuol dire tutto questo? Le opzioni per il primo cittadino sarebbero sostanzialmente due: una prima, quella che garantirebbe un riscontro immediato nell’elettorato, consisterebbe nell’ulteriore taglio di una unità nella Giunta. Taglio che porterebbe l’esecutivo da nove a sette componenti. La seconda, invece, consisterebbe nel taglio delle deleghe a qualche assessore che, sostanzialmente, manterrebbe lo stipendio e poco altro. Un messaggio preciso, a quanto pare, indirizzato al gruppo di Città Futura ma che potrebbe coinvolgere anche altre aree della maggioranza. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro