Le indiscrezioni della vigilia sono state quasi tutte confermate. La sindaca, dopo una settimana di consultazioni amare, con tanti rifiuti e dinieghi, finalmente ieri ha emesso il decreto di rimodulazione della Giunta. L’esecutivo passa da nove a sei, non per scelta del primo cittadino, dunque, per il desiderio di tagliare le poltrone ed attuare una sana spending review, ma perché non si è riusciti nell’impresa di individuare le figure idonee a sostituire i tre assessori dimissionari: Giovanni Russo, Antonella Tripodi e Rosa Chiaravalloti. E allora, dopo una settimana e più di "passione", in Giunta entra Katia Franzè, eletta in Forza Italia ma poi allontanatasi dalla maggioranza ed a lungo in rotta di collisione con l’Amministrazione. Folgorata sulla via di palazzo “Luigi Razza”, lei che già era stata assessore di Elio Costa, ha deciso – come era stato ampiamente preannunciato – di accettare, tra le altre, le deleghe alle Risorse umane, agli Affari generali, al Contenzioso, al Decoro urbano. «Sono certa – ha auspicato la sindaca – che saprà imprimere un importante cambio di passo nei settori che le sono stati affidati». Al posto di Katia Franzè, in consiglio subentra Angela Ierfone, prima dei non eletti con 210 preferenze alle amministrative 2019. Per il resto, il vice sindaco Pasquale Scalamogna oltre all'Urbanistica ottiene pure la delega alla Cultura, anche se il primo cittadino non molla gli Eventi. Incassa una nuova pesante delega anche l’assessore all’Ambiente Vincenzo Bruni al quale vanno le Politiche sociali. E soprattutto Carmen Corrado che si vede aggiungere al Commercio anche i Lavori pubblici con tutti gli annessi e connessi. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro