Dopo un’estenuante seduta durata diverse ore con momenti di grande nervosismo e concitazione, nel pomeriggio di ieri l’assemblea cittadina ha approvato il “ripiano del disavanzo di amministrazione, relativamente all'approvazione del rendiconto 2022”. La pratica, già approvata nell’apposita commissione, è stata licenziata con 10 voti favorevoli della maggioranza e con i pareri contrari dei consiglieri di opposizione Pietro Gallo e Antonio Lorena di Fratelli d’Italia, Antonio Mastroianni (Forza Italia), Lucia Cittadino (Nuova Era), Aquila Villella (Pd). A votare “no” anche la consigliera di maggioranza Annalisa Spinelli che ieri, dall’inizio alla fine, ha assunto il ruolo del “bastian contrario” facendo le pulci all’amministrazione su ogni argomento dibattuto dall’assemblea. Il ripiano del disavanzo è stato oggetto di polemiche feroci, già nei giorni scorsi, tra l’ente e i revisori dei conti tanto che anche in aula gli animi si sono scaldati parecchio. L’assessore al Bilancio Sandro Zaffina ha spiegato la scomposizione del disavanzo che nel 2021 si attestava a meno 62 milioni e nell’anno successivo diminuiva a meno 57 milioni. «Siamo un ente con i conti in regola, con 33 milioni in giacenza in tesoreria», ha sentenziato l’esponente della giunta comunale che ha poi rimarcato un concetto reiterato più volte: «Il principio generale di irretrattabilità dei saldi mi dice che non si può spostare nessuna voce dopo che un bilancio è stato ufficialmente approvato dal consiglio comunale». Inoltre Zaffina ha affermato che tutto parte da un errore commesso dai commissari prefettizi nel 2020, zerrore – secondo l’assessore – avallato anche dal collegio degli esperti contabili». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro